Insieme a Uruk e a Eridu, Ugarit è ritenuta una delle più antiche sedi di insediamento umano organizzato in città, che la storia possa testimoniare attraverso i ritrovamenti.
Le scoperte archeologiche hanno stabilito che Ugarit era già abitata nel VI millennio a.C., ma c’è chi interpreta i reperti e le risultanze storiografiche con l’intento di anticipare addirittura di qualche millennio la sua nascita.
Ugarit sorgeva sulla costa mediterranea dell’attuale Siria, dirimpetto a Cipro, a nord dell’attuale Latakia e a ovest di Aleppo.
Verso la metà del I millennio a.C. fu soggetta agli Egizi e più tardi (verso il 1300 a.C.) cadde sotto il dominio degli Hyksos. Fu distrutta pare ad opera dei Popoli del Mare, appellativo con cui erano chiamate le popolazioni guerriere dell’Egeo, nel 1230 a.C., o secondo altri nel 1185 a.C.
Oggi Ugarit è un importante sito archeologico in cui è stato portato alla luce fra le altre notevoli scoperte, anche il Palazzo Reale (90 vani e 8 cortili) risalente al XIV secolo a.C.
L’ultimo re di Ugarit fu l’Ittita Hamurapi (o Ammurapi), da non confondere col più famoso Hammurabi, del noto codice, re babilonese che visse almeno 500 anni prima.
Nell’acropoli, si ergevano due templi, uno dedicato a Baal e l’altro a Dagat (o forse Anat, che era la sorella e amante di Baal).
È stata rinvenuta anche una tavoletta che riporta una comunicazione ricevuta da Alashiya (il nome antico di Cipro), in cui si riferisce dell’attacco dei Popoli del Mare che avrebbero sorpreso l’isola in un momento in cui era scoperta dalla protezione della flotta di Ugarit, impegnata presso le coste anatoliche.
Nella foto del titolo i resti del Palazzo Reale di Ugarit.